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Zanzare, come eliminarle o limitarle in fase acuta

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Nel pieno dell’estate l’emergenza zanzare si acuisce notevolmente: certamente una corretta attività larvicida di prevenzione effettuata fin dalla primavera può aver prodotto buoni risultati, resta il fatto che alcuni fattori favoriscono comunque il proliferare di questi insetti fastidiosi, primo fra tutti il fatto che le zanzare volano, che è possibile che i vicini di casa non abbiamo eseguito la lotta alle larve e che nella zona vi siano zone incolte mai trattate, magari anche con ristagni d’acqua.

“In questa fase – spiega Dino Gramellini, presidente di Sochil Verde – l’unica soluzione è quella di effettuare una specifica lotta adulticida tramite prodotti chimici: ed è qui che l’intervento di professionisti del settore fa la differenza. In primo luogo è opportuno – lo dico sempre – fare un’ispezione per valutare come muoversi: mai programmare interventi a calendario, ma sempre azioni mirate a risolvere un problema in relazione alle condizioni generale dell’area da trattare. Noi che siamo specializzati in questo ambito conosciamo i principi attivi con cui sono composti di prodotti, ne sappiamo leggere le etichette, sappiamo che luoghi e a quali altezze fare i trattamenti, in che orari della giornata intervenire e quali sono le disposizioni regionali per queste tipologie di disinfestazione. In Emilia Romagna, per esempio, l’ordinanza che regola la lotta adulticida indica la mattina presto o la sera tardi come orario di intervento, l’altezza di 2,5 mt massima per i trattamenti sul verde, l’apposizione di specifici cartelli informativi per avvisare il vicinato. Aggiungo che il nostro intervento, rispetto al ‘fai da te’, comporta anche vantaggi dal punto di vista della sicurezza, in quanto i nostri operatori sono muniti di dispositivi di protezione personale, per annullare i rischi nel maneggiare sostanze dannose, un altro aspetto che il privato non conosce o ritiene spesso superfluo”.

Un altro aspetto non da poco, quando si parla di interventi adulticidi su zanzare, è certamente l’impatto dei prodotti utilizzati sull’ambiente e sugli insetti utili. Conoscere approfonditamente i prodotti che vengono utilizzati è la prima condizione perché tale impatto possa essere minore. “In effetti – continua Gramellini – oggi impieghiamo insetticidi che si degradano velocemente e non persistono sull’ambiente: è il caso, per esempio di piretro e di piretroidi che presentano effetti abbattenti, ma non residuali. Altra questione a cui accennavo in precedenza riguarda i tempi dei trattamenti. Una volta si facevano disinfestazioni a calendario, oggi solo quando è strettamente necessario, tenendo in massima considerazione gli aspetti climatici (pioggia in primis) e ambientali. Le evoluzioni delle composizioni dei prodotti, la loro conoscenza e la capacità di leggere le condizioni del luogo da trattare sono, quindi, gli aspetti principali per implementare disinfestazioni adulticide efficaci, limitando l’impatto di tali azioni sull’ambiente”.

Un’ultima questione da non sottovalutare e sulla quale serve chiarezza riguarda la lotta larvicida nelle fasi acute delle infestazioni da zanzare: non si pensi che sia necessaria solo in fase preventiva (in primavera), ma deve essere continuata per tutta l’estate, in quanto limita il proliferare delle zanzare. In questo caso è ipotizzabile la distribuzione delle pastiglie ogni 15/20 giorni in situazioni climatiche normali, più frequentemente in caso di piogge e temporali.

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