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Biocidi: ancora tanti nodi da sciogliere

convegno biocidi

Sulla questione Biocidi e sulle regole per il loro utilizzo sono ancora tanti i punti interrogativi, che rendono complessa l’operatività dei disinfestatori professionali, alla luce delle possibili evoluzioni del BPR (Regolamento UE 528/2012). A livello di Unione Europea è evidente l’orientamento per giungere ad una differenziazione fra prodotti per l’uso professionale da quelli per la libera vendita, ma non sono emerse indicazioni per definire la formazione necessaria che inquadri il cosiddetto Trained Professional.

“In questa direzione – spiega Dino Gramellini, presidente di Sochil Verde e vice-presidente di AIDPI – è molto positivo che il Ministero della Salute abbia istituito un Tavolo denominato “Gruppo Individuazione Formazione Prodotti Biocidi”, con l’obiettivo di definire le competenze e la formazione necessaria per il disinfestazione professionale, al fine dell’utilizzo di prodotti biocidi. Siamo di fronte ad un primo passo per dare corpo ad un’istanza che, come aziende del settore e anche come associazione di categoria, da tempo riteniamo prioritaria, per giungere al riconoscimento della nostra figura professionale, in termini di utilizzo di biocidi, creando una netta differenziazione con l’utente finale, che, per mancanza di competenze specifiche, non può certo essere autorizzato ad impiegare tali sostanze. Ad oggi però la situazione è diametralmente opposta: sul web c’è un’enorme disponibilità di prodotti biocidi acquistabili online da chiunque. Tengo a sottolineare che tali prodotti sono per lo più quelli che utilizziamo ogni giorno nelle nostre attività quotidiane”.

Il Tavolo Ministeriale, a cui hanno preso parte rappresentanti del Ministero stesso, di INAIL, di diverse Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta), di Assocasa e Federchimica e delle associazioni del settore Pest Management, si è riunito per la prima volta lo scorso 7 luglio: i risultati di questo primo confronto vanno nella direzione di giungere ad una definizione chiara dei percorsi formativi, anche tramite una “qualifica” o un “patentino”, simile a quanto già avviene per l’utilizzo di fitosanitari in campo agricolo, con le dovute differenziazioni visti i diversi ambiti di applicazione. Il nodo principale da sciogliere, da quanto è emerso dal confronto fra i vari attori, sta nella definizione delle categorie professionali ammesse all’acquisto: da una parte c’è chi ritiene che questa peculiarità sia da riservare solo ai futuri possessori della qualifica, dall’altra si opterebbe per una differenziazione delle tipologie di prodotti, limitando quelli di libera circolazione per non creare criticità al mercato. Rimane da chiarire anche le differenze fra il Trained Professional ed il Professional, ovvero l’operatore interno di un’azienda, per il quale è opportuna una diversificazione più che altro del proprio raggio d’azione, ovvero l’interno della propria proprietà aziendale.

“Un altro aspetto su cui abbiamo bisogno di chiarezza – continua Dino Gramellini – è comprendere quanto sia nelle competenze del Ministero dettare le regole in materia di biocidi (tipologia di prodotto, concentrazioni, documenti da produrre ecc…). Dico questo perché accade di frequente che le disposizioni nazionali vengano interpretate in maniera assai diversa da ordinanze regionali o comunali. Si tratta di un fatto che crea enormi difficoltà in imprese come la nostra impegnate ad offrire servizi su più regioni: in sostanza ci si trova ad operare su più territori, in ognuno dei quali sono in vigore disposizioni e limitazioni differenziate. Sarebbe auspicabile una definizione chiara ed univoca delle regole, applicabile su tutto il territorio nazionale”.

Di questo ed altri aspetti si è parlato al Convegno Nazionale Biocidi che si è svolto il 7 e l’8 novembre 2023 a Roma, per iniziativa del Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, sul tema “L’evoluzione del BPR”, nel corso del quale è stato possibile un confronto approfondito fra Istituzioni Pubbliche centrali e regionali, associazioni di categoria, imprese e Università.

“Nel corso di questo importante evento – conclude Gramellini – AIDPI ha partecipato con uno specifico intervento curato da Francesco Fiorente, consulente scientifico, di cui riassumiamo alcune conclusioni:

  • consolidare il ruolo dei disinfestatori professionali nei contesti della protezione della salute, della sicurezza alimentare e dell’ambiente
  • predisporre percorsi formativi condivisi per l’impiego dei biocidi professionali
  • sviluppare strumenti alternativi adeguati all’impiego dei biocidi
  • fornire risposte rapide per le gestioni di problematiche nuove (organismi alieni ed invasivi)
  • sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica sui temi della prevenzione
  • sviluppare ed amplificare sinergie con istituzioni e autorità competenti, produttori, consumatori e cittadini.

Ci auguriamo a breve che si possa svolgere un altro incontro su questi aspetti”.

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