La presenza dei topi nelle abitazioni è un’eventualità purtroppo abbastanza frequente, una presenza sempre fastidiosa, dalla quale si desidera liberarsi il prima possibile. Uno storico disinfestatore italiano affermava, non senza sarcasmo, che topi e ratti sono “ombre che perseguitano l’uomo”, una definizione decisamente calzante per esprimere l’ansia e l’agitazione connessa alla loro presenza.
Oggi, ci si pone il quesito su quali siano le modalità e le strategie per combattere queste presenze indesiderate: si tratta però di una domanda su cui si pretende una risposta immediata e risolutrice, quasi sempre quando il problema è presente e, quindi, nel momento in cui si è già immersi nella fase critica dell’infestazione.
“Dopo oltre 40 anni di attività nel campo della disinfestazione e della derattizzazione – spiega Dino Gramellini, presidente di Sochil Verde – credo che il ragionamento vada rovesciato. Certo il cliente quando ci chiama vuole la soluzione del suo problema, ma io vorrei andare oltre il suo bisogno contingente (eliminare i topi), creando le condizioni ottimali perché l’infestazione non si ripeta in futuro. La prima azione per giungere al risultato sperato è un’accurata ispezione dell’abitazione infestata e dei suoi spazi esterni: il primo obiettivo è capire con quali topi abbiamo a che fare e in che modo si sono intrufolati in casa”.
Sono essenzialmente tre i tipi di roditori che più assiduamente frequentano le abitazioni: il ratto nero o ratto dei tetti, il topolino domestico e il ratto norvegicus, comunemente definito topo di fogna. Si tratta di animali molto diversi fra loro, basti pensare che il peso può variare da 20/30 gr fino a quasi mezzo chilo: le strategie di lotta per debellarli, anche solo per la quantità di prodotto da utilizzare, sono evidentemente molto diverse.
“Una volta capito chi è il nostro nemico, dall’analisi delle tracce che lascia e degli ambienti maggiormente frequentati – continua Gramellini – l’ispezione deve centrare il secondo obiettivo, ovvero scoprire da dove sono entrati. E’ qui che entra in campo la nostra professionalità: la verifica degli ambienti deve cominciare da un’analisi scrupolosa di tutte le possibile aperture verso l’esterno, anche le più piccole, dallo stato di finestre, porte e zanzariere o reti, dall’osservazione di spazi interni ed esterni che favoriscono la presenza o l’avvicinamento dei topi: mi riferiscono a cantine e sottotetti non sempre puliti, a giardini dove possono rimanere, dopo una merenda all’aperto o dopo il pasto di animali domestici, tracce di cibo (molto appetibili dai ratti), a cataste di legna incustodite per lungo tempo. Può accadere anche che il proprietario dell’abitazione lasci abitualmente l’auto in strada: il calore del motore appena spento è molto ricercato dai topi e ratti e, in questo caso si possono verificare danni ai cavi dell’impianto elettrico della vettura. Non bisogna, poi, minimizzare il problema, quando l’appartamento infestato si trova ai piani superiori: questi roditori sono abilissimi ad arrampicarsi su grondaie e a fare vere e proprie acrobazie per raggiungere i loro obiettivi, che sono essenzialmente due, ovvero la ricerca di cibo e di rifugio”.
Solo una volta capito quale è o quali sono i punti deboli che hanno favorito l’ingresso, è il momento di intervenire in una duplice direzione: da una parte (ed è questo il valore aggiunto della consulenza di un professionista) con una serie di consigli ed avvertenze per creare condizioni di sicurezza future, mettendo mano ai punti deboli evidenziati e creando un insieme di comportamenti (igienici e preventivi) che tengano lontani i topi, dall’altra avviando un’azione con trattamenti per eliminare i ratti presenti nell’abitazione.
“Le tipologie di trattamenti – spiega Gramellini – possono essere di tipo meccanico (trappole o colle) o chimico tramite biocidi, in merito al quale, in quanto tecnici professionisti, abbiamo la possibilità di utilizzare esche con una concentrazione di principio attivo superiore a quanto è consentito ai privati (0,005 contro 0,003): un fatto non da poco, visti i casi di resistenza dei ratti a fronte di prodotti più blandi. Un altro aspetto fondamentale sta nella rapidità dell’intervento in casi di infestazioni in corso: le verifiche devono essere veloci e i trattamenti repentini: dove è stato avvistato un topo, quasi certamente ce ne sono altri, in più c’è da considerare che più passa il tempo, più c’è il rischio della crescita della colonia di topi, le cui femmine, ricordiamocelo, partoriscono circa una volta al mese”.
Perché, quindi, in caso di presenza di topi, è strategico rivolgersi ad un esperto rispetto ad un’azione fai da te? “E’ semplicissimo – conclude Gramellini – la nostra azienda, grazie ad un team di professionisti formati, è in grado di attivare in tempi veloci un’azione sinergica che comprende l’individuazione del tipo di roditore, l’ispezione generale per identificare le cause dell’infestazione, il trattamento personalizzato e la consulenza di buon prassi al cliente per evitare possibili problemi in futuro. Questo insieme di azioni complementari può garantire l’effettivo risultato agognato dal cliente”.