L’utilizzo crescente della disinfestazione con il calore, tramite termoconvettori che innanzano la temperatura oltre i 50°, risponde in maniera molto interessante all’approccio delle attività di pest control in ottica sostenibile, aspetti sempre più necessari alla luce delle continue restrizioni sull’uso di sostanze chimiche.
L’innalzamento termico controllato, infatti, produce un clima che risulta molto efficace per eliminare infestanti di vario tipo in qualsiasi stato vitale, tarli del legno in particolare. Spesso accade, però, specie in civili abitazioni, che non sia disponibile l’alimentazione energetica a 380V, indispensabile per il funzionamento dei termoconvettori o non vi siano le condizioni logistiche per “riscaldare” un ambiente ove sono dislocati oggetti e arredi infestati. In questi casi è necessario svolgere la disinfestazione con il calore in un altro ambiente esterno, attrezzato per tale operazione, ovvero in una camera termica.
“Proprio per offrire risposte adeguate in queste situazioni – spiega Dino Gramellini, presidente di Sochil Verde – abbiamo ultimamente effettuato un investimento, creando, presso la nostra sede di Forlì, una camera termica che ha una dimensione modulabile fino a oltre 30 metri cubi ed è attiva dall’inizio del 2022. Si tratta di un box totalmente coibentato che garantisce la costanza della temperatura oltre i 50° (normalmente fra i 55° e i 58°) e ci permette di svolgere disinfestazioni di vario tipo. In primo luogo su arredi in legno infestati da tarli, ma anche su partite di prodotti alimentare (alimenti secchi), interessate da infestanti delle derrate o su altri materiali per trattamenti antiacaro e contro le cimici dei letti. Entro la fine dell’estate doteremo di una camera termica anche la nostra sede principale a Mosciano S. Angelo (Teramo), appena saranno terminati i lavori del nuovo capannone”.
I vantaggi di una camera termica sono molteplici: innanzitutto incrementando gli interventi con il calore, si limitano gli utilizzi di prodotti chimici, in secondo luogo si riesce a far fronte ad un problema connesso con questo tipo di disinfestazione, ovvero il clima esterno. Se nelle stagioni calde non ci sono difficoltà in qualsiasi ambiente per innanzare ulteriormente la temperatura, in inverno il freddo può essere un elemento che complica gli interventi: la camera termica, proprio per le sue peculiarità in termini di coibentazione, non risente del clima esterno, mantiene costante la temperatura e garantisce l’efficacia assoluta dei trattamenti.
“Infine l’utilizzo di questo tipo di “ambiente confinato” – conclude Dino Gramellini – permette di svolgere la disinfestazione con rapidità, in modo ottimale e mirato. Temperatura ed umidità vengono controllate e monitorate costantemente per garantire il massimo risultato” .